Por Bruno Di Pietro, Università UCAM.
L’articolo studio le interrelazioni tra la medicina dello sport e l’etica. La medicina dello sport viene considerata non come scienza del particolare, tipica dell’ottica “moderna”, ma nel senso della tradizione classica occidentale, come disciplina olistica che considera l’uomo nel suo complesso interno ed esterno e cioè come un essere unitario e come un essere che si pone all’interno del “tutto” che lo circonda. Da ciò emerge una funzione della medicina dello sport che, lungi dall’intervenire “a posteriori” sull’atleta, ne favorisce una formazione ex ante, nella prospettiva di una pedagogia dei rapporti umani, intendendola come scienza che favorisce il benessere “complessivo” dell’uomo atleta. Quindi con una fondamentale connotazione etica, laddove favorisce il riconoscimento dell’uomo con l’altro uomo e determina una interrelazione che, al pari del linguaggio, genera e/o favorisce relazioni interumane fondate sul rispetto dell’altro e sulla tolleranza reciproca. Fondamentalmente si ripropone il concetto classico della scienza medica fatta da e per tutto l’uomo in quanto “animale politico”.